lunedì 25 giugno 2012

Zecche nel vigneto o nelle coperte?


Io odio. Odio lavorare al freddo e all'umidità. Non è che non mi piace lavorare, anzi, mi tiene occupato, mi fa sentire attivo. E' che davvero, lavorare sotto la pioggia, con un'umidità parti al 90% non è proprio carino. Acqua. Ossa. Freddo. Naso che cola. Venticello. No, proprio no. E tra le altre cose se proprio non posso stare in un posto secco, vorrei riuscire a farmi almeno una doccia calda che possa scaldarmi e fuggire nella mia stanzina ad asciugarmi e riposarmi. Ora sono in compagnia di un fantastico odore di vegetali, tra zucchine, cetrioli e zucca e frutta, come papaya e melone che una borsa della spesa emana. Ho un buco nello stomaco quindi vorrei scendere giù nel caravan al più presto e cucinare qualcosa di possibilmente riuscito e buono. Il té caldo per tamponare l'umidità funziona, però è a breve termine e mi allarga anche il buco nello stomaco che ho. La bella notizia è che non ho perso peso. E nei tempi morti qui mi sono iscritto ad altri gruppi su facebook che sto scoprendo e che magari mi sanno dare altre notizie. Nel frattempo controllo il mio di gruppo, Italiani a Darwin, per sapere se c'è qualche notizia o novità o qualcuno che posta domande.
In questi giorni stiamo sistemando il vigneto. Sembra un lavoro infinito. Prendi le alghe dal lago. Riempi i barili. Torna al vigneto. Separa le foglie di loto dalle alghe. Sistema le alghe sotto le viti. Schiaccia bene. Sistema le foglie attorno. Prendi i rami da terra e riducili a pezzi più piccoli. Strappa via l'erbaccia. Pulisci la rete. Prendi il rastrello e pulisci il pavimento. Metti i sacchetti. Vai con la carriola a prendere il fieno. Torna con il fieno e sistemalo sopra le alghe. Prendi il filo di metallo. Cuci i buchi. Prendi i chiodi. Fissa la rete sul legno. Non vado avanti a descrivere e mi fermo. Non è stancante, almeno per me, soprattutto se lavori con il sole secco e dritto in faccia a trenta gradi. Non è nemmeno brutto come lavoro. E' solo che oggi la pioggia mi ha devastato. Il freddo e la pioggia. Mi sembrava un autunno di milano. Forse addirittura inverno, dove le calze ti si bagnano e hai quella odiosa sensazione di camminare nel fango, mentre l'umido freddo ti entra nelle ossa. Mi sono immaginato in quel momento se a Melbourne fosse così ora e poi ho pensato che a Milano ora è estate. Loro sono entrati in estate e fa molto caldo dicono, qua idem ma va a seconda dell'umore delle nuvole. Fa freddo o fa caldo. Tra serpenti trovati, ragni sulla rete della vigna, coperte stese per buttare fuori un po di polvere e insetti vari in stile terrone, va tutto bene.
Nel frattempo penso a quando arriverà la terza ragazza e il figlio della proprietaria, con la nipote. Avremo un po di compagnia e ne sono grato, a chi però non lo so. Nel frattempo penso anche a mia sorella che voleva la mia assistenza per il computer, su skype, e non si è ancora fatta viva. Sono un po nostalgico in questi giorni, più sul sentimentale. Sarà il tempo che non aiuta, ma mi sento un po sfibrato dall'interno, non fisicamente. Vorrei andare a nuotare, vedere una piscina, fare un po di sport, tornare ad usare la mia bicicletta. E invece sono qui chiuso nella stanzina con delle coperte che se le tocchi sono pesanti non tanto per il volume ma per l'aria umida che c'è. Vorrei riuscire a trovare un lavoro per essere un po autonomo finalmente e tornare a vivere una vita decente, come dico io. Diciamo che non vivo per lavorare ma lavoro per vivere. Frase ad effetto detta. Vento tra i capelli che non ci sono perché ho prontamente rasato. Sguardo verso l'infinito. Posa plastica. Vabè.
Purtroppo, sentimenti e scemenze a parte, in questi giorni ci siamo beccati ben tre zecche. Una sul ginocchio del mio collega, l'altra sul mio bacino e un'altra attorno alla caviglia del mio collega, di nuovo. Una mattina dopo l'altra. Piccole, piccolissime, come se fossero nei. Come dei nei ma si riconoscono. Sotto il neo solitamente non c'è una macchia rossa. E soprattutto non si muovono. Uno dice 'Ma com'è che siamo qui da un mese e mezzo.. a lavorare a contatto con l'erba e i rami e milleduecento ragnatele, e non ci siamo mai beccati una zecca?'. Bella domanda. Tra l'altro ci dicono che qua a Widgee non ci sono zecche perché è troppo secco, ma io sostengo invece che ci sono eccome e che alla fine non è poi così secco il clima. Ci si può trovare faccia a faccia con una zecca appiccicata alla pelle sotto il pigiama di mattino presto senza grossi problemi. Comunque vabé, stacchiamola con la pinzetta stando attenti a non lasciare il pungiglione seghettato dentro. Direi che i ragni non aiutano, e le ragnatele nemmeno. Ne tanto meno le farfalle notturne che sbattono su muri di notte e mi tengono sveglio. E nemmeno schiacciarle. Le zecche sono peggio di cemento armato. Diceva bene la mia prof di biologia al liceo dicendo che gli insetti se fossero più grandi dominerebbero la terra. Altro che esseri umani. Gli insetti sono delle macchine perfette.
Insomma. Con un wallaby seduto in giardino e che ci ha fatto parecchio ridere, e un uccello che aspetta il pane, oltre che i canguri visti nella foresta di eucalipto, enormi e possenti, i bollini sul calendario aumentano e ci chiediamo quando finiremo mentre prepariamo una buonissima marmellata di mandarini e comquots (non ho idea di come si scriva). Di sicuro tra ipotesi, teorie, contatti e dicerie c'è di sicuro che per ora andiamo avanti. Solo una cosa, cominciamo a sentire un po la stanchezza di lavorare sei giorni su sette. E io personalmente ho un po di nostalgie. Quello che voglio ora è solo un po di caldo. E seccume. La musica non manca a tenerci compagnia. Ovviamente mi tengo aggiornato anche su faccende del dipartimento di immigrazione, il primo luglio cambieranno le cose e sto aspettando notizie. Gli aggiornamenti RSS sul tablet sono davvero ottimi.
Bon, sperando che domani mattina il controllo anti-zecca risulti negativo e che si possa andare al lavoro sani e salvi, vi saluto e vado a cucinare. Che fame.

sabato 16 giugno 2012

Willie e le biciclette

Sono sano se ballo sulla sedia mentre ascolto musica e scrivo?
Stasera cena con fave cotte precedentemente secche appena comprate dalla nostra gentile capa, con un po di pomodori, un po di formaggio, insalata alla grande con pezzi di avocado. E ovviamente dei wafer al cioccolato. Sono uscito dal caravan che la pancia mi stava scoppiando. Tra l'altro a risalire il pendio dal bosco, per raggiungere la stanza, ci si sente sempre un po con il fiatone. Mi è stato suggerito che è l'effetto stomaco pieno. Sarà.
Ho i muscoli indolenziti. La schiena ormai è passata, dopo due giorni in cui non riuscivo nemmeno a piegarmi. Ora è il turno delle gambe, lì, sotto il sedere. Stesso effetto, non riesco a piegarmi. Passeranno anche loro. Sarà che ho trovato modo di fare un po di ginnastica, sarà che ci siamo fatti un giro in bicicletta, e che biciclette, solari, un incrocio tra una moto e una bici. Dare gas elettrico per viaggiarsela a venti-trenta chilometri orari senza pedalare è divertente, sarà quello che volete, ma sono un po affaticato. Ci siamo fatti un giro dalle quattro alle cinque del pomeriggio, perché poi bisognava rientrare. Siamo usciti dal bosco, sulla strada abbiamo preso la destra, e siamo andati avanti. Forse con il caschetto al contrario, ma chi se ne frega, abbiamo attraversato due ponti di legno dove le macchine ci passano sopra, incontrato varie proprietà con mucche e cavalli, con un panorama in stile nuova zelanda o da film western, e la cosa più entusiasmante, anzi, le cose più entusiasmanti sono stati il guidare a sinistra, finalmente, dopo un mese posso capire cosa significa dare la precedenza a destra e vedersi le macchine incontro sulla sinistra, e il tornare alla proprietà mentre i vicini ti salutano scuotendo il braccio e tu li saluti altrettanto felice di salutare degli sconosciuti. Sarà ma mi son sentito a casa. Sono esattamente le cose che volevo fare. Piccole cose, piccoli gesti, ma non ti capita di farli in una città come Milano, forse per strada, ma andare in giro per strade isolate, con un bel sole, in mezzo ai campi e vedere i vicini che ti salutano è stato davvero sorridente, da dentro. Due cose soddisfacenti, che mi hanno esaltato. Ma non credo che utilizzerei di nuovo quelle bici. Non fanno per me. Ho bisogno di una mountain bike, in modo da pedalare, sentirmi il vento in faccia, faticare e accaldarmi. Ovviamente tutto con il caschetto in testa. Tra l'altro ho saputo che se non ce l'hai ti danno una multa di centinaia di dollari. E tra l'altro in queste zone di Gympie e Widgee non c'è molta gente a quanto pare che va in giro in bicicletta. Entusiasta io, ma entusiasti anche i vicini di vedere qualche alieno insomma.
Fatto sta che stavamo pensando di proporci come giardinieri e aprire un'attività. Con tre mesi di esperienza. Idee. Idee come invitare un'altra ragazza che dovrebbe raggiungerci a fine luglio. Idee da farsi venire in testa per quanto riguarda sponsor regionali o anni professionali. Mando email, ricevo risposte. Le risposte però son sempre incomplete, pazienza. Basta sapere aspettare e insistere. Tra l'altro in un'email ho ricevuto una risposta del tipo che non me la possono dare perché non c'è niente di definitivo. Ci son rimasto. Ma in senso buono. Con un sorriso. Secondo voi una disoccupazione del 1.7% in una città è buono? Ed è altrettanto buono sapere che in quelle zone ci vanno lo 0.2% delle persone che migrano in australia? Ci sono buone possibilità? Come interpretare questi dati non lo so. Fatto è che ho scaricato una guida piena di tutti i lavori e rispettivi codici ANZSCO (Australian and New Zeland Standard Classification Occupation), qui ogni lavoro ha un codice con la sua definizione, più o meno precisa e orientativa, relative definizioni, e relative skill richieste. Utile no? E modificherò un pochetto il resume. Vediamo se diventa un po più allettante con le loro definizioni. E aggiungo anche che è divertente sia giocare al pc a vecchi giochi che non perdono mai il loro buon sangue, che spaccare gli alberi con l'accetta. Evviva l'accetta! Mai usata. Grande soddisfazione. Direi che andare avanti a tagliare i tronchi e le piante con il seghetto ha perso il suo perché, trovandone un altro con questo fantastico attrezzo. Quindi riassumendo, gli attrezzi più cool che ho riconosciuto come tali sono il crowbar, cioè un'asta di metallo bello pesante che però ti aiuta un casino a fare leva e sollevare le radici, lo scolapasta, utilissimo per mangiare (provate a cucinare senza), le forbici orizzontali, per tagliare ciò che l'edger e il mower non tagliano, e una bottiglia di plastica da portarsi dietro in caso di sete improvvisa. Ah ovviamente anche il fuoco. Evviva il fuoco che si mangia tutto quanto. Banalità che vi fanno sorridere? Beh.. bisogna essere sul posto e provarle di persona, così si capisce meglio cosa sto dicendo. Altre news rilevanti direi di no. Siamo qua, mangiamo, lavoriamo, dormiamo, avremo una nuova compagnia, non sappiamo quando andarcene, è tutto sostanzialmente a posto. Oggi abbiamo fatto un altro fuoco che ha bruciato almeno chili di roba vegetale.. e l'abbiamo fatto stra bene, con tanto di canna fumaria in stile vulcano. Non sono riuscito a fare una foto perché alla fine me lo son goduto a suon di spostare rami e rametti per farli bruciare. Da un accendino, un vulcano. Pazzesco. Quindi insomma, tra mucche, arieti, cavalli, biciclette e sogni particolari che sto facendo, direi che sono pronto a tornare a giocare un po al pc. Chissà se domani il nostro Willie Wagtail ci verrà a trovare come ha fatto dal primo giorno che siamo qua. Con la sua coda che continua a muovere direi che più che aspettare che muoviamo gli insetti, gli piace stare ad osservarci curioso tra un ramo e l'altro. Quando arriva mentre taglio l'erba, lo saluto sempre. Ah una cosa. Se volete rispondere alle domande in alto a sinistra mi fate un favore. Oltre che ovviamente andare nella scheda "Guess what.." e darmi dei suggerimenti sugli oggetti bizzarri che incontro.

sabato 9 giugno 2012

Pronto soccorso, surfisti e chiacchiere


No. Fatemi capire. Ho pagato ben 16 AUD per entrare in un cinema, sedermi, sorbirmi la pubblicità australiana dei prodotti, sentendomi come un'oca che viene ingozzata di cibo per produrre il paté, e scoprire due ore dopo, letteralmente due ore dopo, dopo un continuo contorcimento sul sedile, che il film 'Prometheus' è sostanzialmente una copia spiccicata e fatta malissimo del buon e vecchio 'Alien'? No, non mi va proprio giù. Cosa devo dire? Uao gli effetti speciali? Uao gli attori bravissimi? Uao la storia? Macché. Niente di niente. Che me ne faccio di super uomini palestrati e bianchi, alieni identici a quelli di Alien e una trama che fa acqua da molti buchi in attesa di un 'Prometheus 2 e 3', in stile Star Wars? NO, grazie.
La gita a Caloundra, dopo due ore di macchina in ottima compagnia vegetariana e buddista di due australiani doc di cinquant'anni che vivono qua nei dintorni, è risultata come al solito con dei pro e contro. La cittadella è più carina di Gympie, probabilmente più moderna e commerciale. Mi ha ricordato un po Pokhara in Nepal, dove i negozi più in, le case più belle, gli hotel che contano e i bar più snob sono a due passi dalla costa (a Pokhara c'è il lago) mentre se entri dentro e superi un incrocio, ti perdi subito nei meandri dei boschi di eucalipto, che tra l'altro abbiamo scoperto essere alberi molto resistenti. Tra parentesi il signor buddista con i dred ci ha confermato che l'australia è un terreno molto povero in termini di risorse per il suolo e la coltivazione (molto ricco per il carbone e materie grezze prime che gli asiatici furbescamente hanno comprato) perché molto vecchio. Un vecchio, molto vecchio continente, appiattito dal vento e dal tempo con della gente piuttosto giovane e senza cultura che ci vive sopra. Ancora non capisco come mai facciano così i difficili per dare la residenza agli immigrati. Sono solo ancora venti tre milioni. Chiusa parentesi.
Tornando a Coloundra, tra la pioggia che mi ha ricordato Melbourne, il mare, il vento, la mia felpa porosa che si bagnava, il comprare un colapasta a 2 AUD da BigW, una spugna al prezzo di 2.50 AUD per la doccia che rimane all'aperto tra le fronde delle piante e sotto le stelle (meglio farla alle cinque del pomeriggio, ovviamente.. ndr) e altre cosucce, è andata sostanzialmente bene. Abbiamo avuto anche un'avventura al pronto soccorso perché la nostra amica pattinando si è sfracellata al suolo e si è rotta il polso. Le cose che mi hanno colpito sono state il suo sorriso, la sua imbardatura praticamente perfetta, certe cose in italia secondo me ce le scordiamo e soprattutto la sedia a rotelle nella foto per le emergenze. Mi son girato incredulo a vederla e ho dovuto fare una foto. Di servizi di emergenza noi abbiamo i corridoi dove ci parcheggiano la gente a caso e la dimenticano lì. Per non parlare poi della pulizia dei pavimenti e delle persone che mi hanno ricordato un sacco Scrubs. Siamo riusciti anche a passare da Subway, al termine del film e delle mie critiche altamente costruttive e soprattutto distruttive nei confronti di Ridley Scott, dove ci siamo fatti un paninazzo io di pollo e l'altro di prosciutto. Anche qui al modico prezzo di 17 AUD. Sognando e parlando, abbiamo modicamente speso per una giornata fuori qualcosa come 60 AUD. Per non parlare poi del giro che ci ha mostrato. Scoprire che puoi fare il giro di tutto un parco sopraelevato in poche ore e da cui puoi accedere alla spiaggia, vedere le baie e goderti quel panorama, molto meglio se al sole piuttosto che con i nuvoloni, il vento e l'acqua sulla faccia, con scogli, mare, surfisti, pioggia e un koala nascosto tra le fronde di eucalipto che sembrava una palla di pelo grigio e bagnato, ha il suo perché. Bello direi. Notevole. Guardavo appoggiato al legno i nuotatori con tanta voglia e sogno negli occhi, dicendomi che anche io un giorno potrei fare qualcosa del genere dato che amo nuotare e stare nell'acqua. Ma chissà. Qua mi sembra tanto che dovrò tornare in Italia.. e far domanda probabilmente da lì. L'unica strada possibile praticabile per me al momento sembra essere tornata quello dello sponsor. Avevo sentito dire da qualche parte che la cittadinanza la si può richiedere dopo circa 4 anni che si sta in questo paese, ma chissà quante postille avranno messo. E comunque insomma, il lavoro procede, oggi era soltanto il nostro giorno off. Ora sono qui nel mio stanzino a pensare alla giornata di domani.
Animali nuovi? A faville. A scelta tra scorpioni, pappagalli, rane, cavallette, serpenti che si rischiava di schiacciare sulla strada, dove vige il buio pesto del bosco alle cinque del pomeriggio, rospi, uccello-strano-che-passeggiava-nel-parcheggio. Esperienze nuove? Niente di più di andare a chiedere per una macchina e fallire nel contrattare con il proprietario delle macchine usate per fare scendere il prezzo e niente di più di parlare di come mai secondo i nostri amici gli animali sono vegetariani e cosa si potrebbe fare al riguardo. Ah ma certo, il TFN è finalmente arrivato. Finalmente. E che celeri. Dopo solo un mese che siamo qua. Diciamo venti giorni dai. Finalmente ce l'ho e mi hanno fatto ridere facendomi anche scuotere la testa quando ad aprire la lettera ho visto che avevano scritto sopra chiaramente non-residente. Perfetto. Più chiaro di così. Per la serie non ti diamo chance. Li capisco sempre di meno. Mi interesserò sul nuovo visto che hanno creato, il Post Study-Work-Che-ne-so, e aspetterò le email che ho mandato per avere quanto meno un piccolo assessment della mia qualifica, dopo aver scannerizzato grazie al computer prestatomi e mandato per email il mio esame di inglese e tutti gli altri certificati universitari. Chissà se serve a qualcosa. E chissà che il bucato steso ieri (lavato con il bicarbonato? Mah..) non si sia inzuppato con la pioggia di oggi. Non sono andato a vedere ma conoscendo un po le dinamiche pioggiali direi che probabilmente sono rimasti intatti.

sabato 2 giugno 2012

Eldorado e alghe acquatiche

Stagione secca. Stagione umida. Non si capisce. In teoria la stagione secca, ottima per il turismo, inizia verso aprile/maggio, mentre quella umida, verso ottobre/novembre. Ma ormai il tempo detta le sue regole come vuole. E i contadini si stupiscono e i working hostels hanno in lista gente da mesi ormai in attesa che si smuova qualcosa. Qua piove, piove.. come a Melbourne piove, va e viene, piove per un po, poi smette, poi torna il sole, poi ri-piove, per altri 10 minuti, guardi la pioggia e cerchi di capire se smetterà o aumenterà. Non ti parla, non la capisci, continui a martellare le noci di macadania e a tagliare la lemon grass. Oggi tra l'altro dovrei riuscire a finire di tagliarla e posso finalmente utilizzare il dryer, cioè l'asciugatore! Grandissimo attrezzo, che mi ha risposto a tante domande, del tipo come preparano le foglie del té che vendono al supermercato. Si sfilano i piatti, si mette sopra la roba che si vuole asciugare, si rimette tutto dentro e si accende. Passa una notte.. un giorno.. ed è tutto pronto. Ah se volete rispondete alla domanda in alto a sinistra, così almeno comincio ad avere un po di statistiche pure io. Se avete domande da suggerire, suggerite. Le giornate sono lente ultimamente. Abbiamo pescato un po di water weeds, anche utilizzando l'asse di legno da gettare nel lago, stando attenti ovviamente alle lily, cioè le ninfee, che però ci hanno assicurato che affondano e poi risalgono su,. Si mettono le alghe di lago attorno agli alberelli da frutto che devono ancora crescere. E infine un po di fieno sopra, tutto attorno, creando uno scalino in caso sia su un pendio. Ci si spazzola i guanti per togliere la roba da dosso, ormai lerci, bagnati di fango e bucati, ci si allontana e si guarda la scultura appena creata e cosa è uscito fuori. Si sorride, si prende il barile e si va a fare altro. Alla fine le soddisfazioni ci sono, tranne le mille ragnatele che continuo a prendere e che i ragnetti continuano imperterriti a creare e proprio nei punti di passaggio più peculiari. Forse lo sanno, e lo fanno apposta.. ma a che pro se poi le ragnatele si distruggono? Queste sono domande che mi passano in testa ultimamente, anche perché l'altra opzione è quella di rimanere chiusi in stanzetta, oppure di andare a trovare i vicini con i cavalli arabi che ti sorridono e ti spiegano affabilmente tutto, oppure farsi un giro in cerca di qualche pepita d'oro. A trovarla però.. magari prendendo un metal detector, chi lo sa.. quei cosi costano un po.. Ma il gioco non ne vale la candela, a meno che uno non voglia rischiare spendendo almeno un migliaio di dollari e punzecchiare la fortuna.
Il topo nel caravan, dopo aver studiato attentamente ogni buco e anfratto, finalmente non riesce più a entrare. Da dove entrava? Dal buco posto alla base del frigo, unico effettivo buco in cui poteva passare. E anche qui un'altra soddisfazione, come il dar da mangiare agli uccelli che ti chiamano e ti guardano perplessi da un ramo in attesa che gli lanci i bocconcini di pane fatto con i conservanti. Contenti loro.
E dall'altra parte penso a quanto potrebbe essere utile prendersi un titolo o qualifica australiana. Non so.. costano davvero parecchio. Una master degree circa 16.000 AUD all'anno.. a meno che non vinci una borsa di studio e allora il peso è minore. Un certificato IV circa 5.000 AUD. Le borse di studio dipende, ti danno da 2000 AUD a 14.000 AUD. Ma deve eccellere. Mi domando cosa significa per loro eccellere.
E allora non si sa se buttarsi su un 485 e un 885 per avere la residenza, o tentare ancora con lo sponsor, oppure con Skill Select futuro. Chi lo sa. Rimangono dei misteri misteriosissimi queste cose. D'altronde cominciano a girare voci di mafie cinesi, sud americane, indiane nelle città, che le grosse città stanno diventando sature, che i cinesi comprano terreni in australia per buttarci scorie.. o far crescere bamboo, che tra l'altro ci sono anche qua e di molto belli, girano voce che lo sponsor lo trovi solo se hai esperienza o qualifiche australiane o se hai il contatto giusto che ti raccomanda e forza il datore di lavoro a lavorare con te. Voglio dire, ok siamo immigrati, ma quante possibilità ha sta Australia? Davvero poche, o meglio, più dell'italia ma molto meno rispetto a quanto si immaginava prima di partire e a quanto il senso comune fa credere. La gente crede che ha esperienza nel suo lavoro e troverà sicuramente qualcosa. O qualche studente che pensa che la sua laurea sarà utile. Per forza, se ha studiato economia o turismo o giurisprudenza lo sarà.. e invece si scopre che non lo sarà. Proprio per niente. Bisogna inventarsi e bisogna arrangiarsi e chiedere, informare, venire qua e provare con mano. Altro che speranze, ottimismo, o credenze, o cose del tipo mi faccio amico l'australiano/a di turno.. ci vuole una buona dose di realismo direttamente in vena. Non ne vale nemmeno la pena di organizzarsi con i visti, del tipo pensare di studiare, incastrare questo e quest'altro, così sicuramente mentre studio prendo questi punti, oppure integro, però nel frattempo lavoro anche tanto si trova facilmente lavoro, oppure anche perché no sento un po di persone e mi faccio spostare a destra e manca, tanto non costa niente.. No. Non è questione di essere pessimisti. E' questione di essere realisti ripeto. Capirete e scoprirete le cose una volta qua. Lasciate perdere le persone che credono di sapere le cose e cercate di fare del vostro meglio, che tanto non basta mai. L'Australia è la terra delle opportunità? Sembra proprio che o hai dei contatti giusti o niente. Magari venti, trenta anni fa era così, ma non ultimamente. Ultimamente sembra che vada per la maggiore avere i contatti giusti. Non importa se hai una qualifica, e loro sembrano saperlo dato che sono un paese meritocratico non tanto fondato sulla cultura ma sull'essere operativi. E se sfruttano gli immigrati per lavori sporchi senza farli entrare nel sistema australiano, sembra che l'isolamento del paese porti alla chiusura mentale. Poi ovviamente dipende, ci sono visti e visti e opportunità comunque, però ovvio, devi pagare un tot e superare un punteggio. Questo e i contatti servono, nient'altro. Per ora. Poi vediamo se mi sbaglio.
Intanto qua continuiamo a cucinare fagioli di soia, legumi vari, tofu , spezie e verdure con mille varianti. Pomodori e funghi? Funghi e maca? Maca e pomodori? Soia e tofu? Oppure fagoli e tofu e pomodori e maca? Ma che ne so.. proviamo. Buono. Mangiabile. Esultazione. Pausa pranzo con un po di Alanis Morissette nelle orecchie, che mi fa molto di anni 90. C'è da dire che la mia testa oltre a pensare ai ragni, è un jukebox completo, mi partono sempre le canzoni nella testa e mi ritrovo a tagliare la roba canticchiando. Son salito pure sul pannello solare in alto! Cercando di battere le mie vertigini. Traballava tutto quindi son sceso, però carino, ho visto anche il tramonto e i colori del cielo. Notevole. Davvero notevole.
Mi manca la palestra? La città? No. Lo rifarei? Sì. Ho qualcosa da reprimere o sognare o chiedere? No. Qualcosa di cui parlare e sfogarmi? No, solo tanta voglia di raccontare, lasciare un segno, poter rileggere, e ricercare informazioni. Non ho niente di rimproverarmi o da diventare pazzo, si sta bene, solo non vorrei cadere troppo in una vena melodrammatica o romantica o malinconica. Ci si taglia i capelli a zero a si continua. Tutto qua.