sabato 9 giugno 2012

Pronto soccorso, surfisti e chiacchiere


No. Fatemi capire. Ho pagato ben 16 AUD per entrare in un cinema, sedermi, sorbirmi la pubblicità australiana dei prodotti, sentendomi come un'oca che viene ingozzata di cibo per produrre il paté, e scoprire due ore dopo, letteralmente due ore dopo, dopo un continuo contorcimento sul sedile, che il film 'Prometheus' è sostanzialmente una copia spiccicata e fatta malissimo del buon e vecchio 'Alien'? No, non mi va proprio giù. Cosa devo dire? Uao gli effetti speciali? Uao gli attori bravissimi? Uao la storia? Macché. Niente di niente. Che me ne faccio di super uomini palestrati e bianchi, alieni identici a quelli di Alien e una trama che fa acqua da molti buchi in attesa di un 'Prometheus 2 e 3', in stile Star Wars? NO, grazie.
La gita a Caloundra, dopo due ore di macchina in ottima compagnia vegetariana e buddista di due australiani doc di cinquant'anni che vivono qua nei dintorni, è risultata come al solito con dei pro e contro. La cittadella è più carina di Gympie, probabilmente più moderna e commerciale. Mi ha ricordato un po Pokhara in Nepal, dove i negozi più in, le case più belle, gli hotel che contano e i bar più snob sono a due passi dalla costa (a Pokhara c'è il lago) mentre se entri dentro e superi un incrocio, ti perdi subito nei meandri dei boschi di eucalipto, che tra l'altro abbiamo scoperto essere alberi molto resistenti. Tra parentesi il signor buddista con i dred ci ha confermato che l'australia è un terreno molto povero in termini di risorse per il suolo e la coltivazione (molto ricco per il carbone e materie grezze prime che gli asiatici furbescamente hanno comprato) perché molto vecchio. Un vecchio, molto vecchio continente, appiattito dal vento e dal tempo con della gente piuttosto giovane e senza cultura che ci vive sopra. Ancora non capisco come mai facciano così i difficili per dare la residenza agli immigrati. Sono solo ancora venti tre milioni. Chiusa parentesi.
Tornando a Coloundra, tra la pioggia che mi ha ricordato Melbourne, il mare, il vento, la mia felpa porosa che si bagnava, il comprare un colapasta a 2 AUD da BigW, una spugna al prezzo di 2.50 AUD per la doccia che rimane all'aperto tra le fronde delle piante e sotto le stelle (meglio farla alle cinque del pomeriggio, ovviamente.. ndr) e altre cosucce, è andata sostanzialmente bene. Abbiamo avuto anche un'avventura al pronto soccorso perché la nostra amica pattinando si è sfracellata al suolo e si è rotta il polso. Le cose che mi hanno colpito sono state il suo sorriso, la sua imbardatura praticamente perfetta, certe cose in italia secondo me ce le scordiamo e soprattutto la sedia a rotelle nella foto per le emergenze. Mi son girato incredulo a vederla e ho dovuto fare una foto. Di servizi di emergenza noi abbiamo i corridoi dove ci parcheggiano la gente a caso e la dimenticano lì. Per non parlare poi della pulizia dei pavimenti e delle persone che mi hanno ricordato un sacco Scrubs. Siamo riusciti anche a passare da Subway, al termine del film e delle mie critiche altamente costruttive e soprattutto distruttive nei confronti di Ridley Scott, dove ci siamo fatti un paninazzo io di pollo e l'altro di prosciutto. Anche qui al modico prezzo di 17 AUD. Sognando e parlando, abbiamo modicamente speso per una giornata fuori qualcosa come 60 AUD. Per non parlare poi del giro che ci ha mostrato. Scoprire che puoi fare il giro di tutto un parco sopraelevato in poche ore e da cui puoi accedere alla spiaggia, vedere le baie e goderti quel panorama, molto meglio se al sole piuttosto che con i nuvoloni, il vento e l'acqua sulla faccia, con scogli, mare, surfisti, pioggia e un koala nascosto tra le fronde di eucalipto che sembrava una palla di pelo grigio e bagnato, ha il suo perché. Bello direi. Notevole. Guardavo appoggiato al legno i nuotatori con tanta voglia e sogno negli occhi, dicendomi che anche io un giorno potrei fare qualcosa del genere dato che amo nuotare e stare nell'acqua. Ma chissà. Qua mi sembra tanto che dovrò tornare in Italia.. e far domanda probabilmente da lì. L'unica strada possibile praticabile per me al momento sembra essere tornata quello dello sponsor. Avevo sentito dire da qualche parte che la cittadinanza la si può richiedere dopo circa 4 anni che si sta in questo paese, ma chissà quante postille avranno messo. E comunque insomma, il lavoro procede, oggi era soltanto il nostro giorno off. Ora sono qui nel mio stanzino a pensare alla giornata di domani.
Animali nuovi? A faville. A scelta tra scorpioni, pappagalli, rane, cavallette, serpenti che si rischiava di schiacciare sulla strada, dove vige il buio pesto del bosco alle cinque del pomeriggio, rospi, uccello-strano-che-passeggiava-nel-parcheggio. Esperienze nuove? Niente di più di andare a chiedere per una macchina e fallire nel contrattare con il proprietario delle macchine usate per fare scendere il prezzo e niente di più di parlare di come mai secondo i nostri amici gli animali sono vegetariani e cosa si potrebbe fare al riguardo. Ah ma certo, il TFN è finalmente arrivato. Finalmente. E che celeri. Dopo solo un mese che siamo qua. Diciamo venti giorni dai. Finalmente ce l'ho e mi hanno fatto ridere facendomi anche scuotere la testa quando ad aprire la lettera ho visto che avevano scritto sopra chiaramente non-residente. Perfetto. Più chiaro di così. Per la serie non ti diamo chance. Li capisco sempre di meno. Mi interesserò sul nuovo visto che hanno creato, il Post Study-Work-Che-ne-so, e aspetterò le email che ho mandato per avere quanto meno un piccolo assessment della mia qualifica, dopo aver scannerizzato grazie al computer prestatomi e mandato per email il mio esame di inglese e tutti gli altri certificati universitari. Chissà se serve a qualcosa. E chissà che il bucato steso ieri (lavato con il bicarbonato? Mah..) non si sia inzuppato con la pioggia di oggi. Non sono andato a vedere ma conoscendo un po le dinamiche pioggiali direi che probabilmente sono rimasti intatti.

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